Manovre larghe a centrocampo, ma il Toro deve anche pensare all’attacco, dove qualcosa cambierĂ , anche se in maniera meno drastica di quello che anche solo un mese fa ci si poteva aspettare. GiĂ , perchĂ© la conferma di Maxi Lopez, altamente probabile ma non certa fino a pochi giorni fa, e il buon finale di stagione dell’argentino, hanno convinto il Toro a continuare a puntare su di lui per il prossimo campionato, come una delle primissime scelte per il reparto avanzato granata. Con lui anche Josef Martinez, che dopo il suo primo anno alla corte di Ventura vuole continuare l’esperienza italiana, e al Torino.

 

Due conferme sicure, cui se ne aggiunge una terza in realtĂ  ancora del tutto da certificare. L’interessamento per Paloschi sta trovando ulteriori riscontri (così come quello per Zapata) ma a fronte di una partenza, quella di Fabio Quagliarella, non probabile ma comunque possibile. Il pressing dell’Udinese è noto, nonostante i friulani abbiano raggiunto l’accordo per Di Natale, ma l’offerta da recapitare al Toro deve essere tale da pareggiare, almeno, la spesa dello scorso anno da parte di Cairo: vero, Quagliarella ha un anno in piĂą – il ragionamento dei granata – ma allo stesso tempo ha disputato una delle sue migliori stagioni, e il suo valore non può certo considerarsi diminuito. Ecco che quindi il clivense potrebbe piacere soprattutto nel caso in cui il numero 27 salutasse nuovamente Torino dopo un solo anno, a differenza dell’altro attaccante, come Zapata (o chi per lui), appunto, che arriverebbe a prescindere, per colmare il vuoto, non solo o non tanto numerico, lasciato da Barreto.

 

Come due anni fa, e come ai blocchi di partenza della scorsa stagione, il reparto offensivo per il 5-3-2, o 3-5-2 venturiano, sarĂ  composto da cinque unitĂ . Ne manca una? Sì, quell’Amauri che sembrava partente quasi sicuro (aveva avuto qualche tiepido interesse in Brasile, ma soprattutto, per quanto si sia molto impegnato, quella appena conclusa non è stata una stagione particolarmente esaltante) potrebbe invece rimanere anche per il secondo dei due anni di contratto siglati con il Toro, come quinta punta a disposizione del tecnico. Un’ipotesi che sta acquistando sempre maggiore consistenza, ma molto dipenderĂ  dalle evoluzioni del mercato che, si sa, potranno portare a esiti imprevedibili: tuttavia, lo scenario sta diventando sempre piĂą plausibile, e trovare l’ex Parma di nuovo in granata potrebbe non essere così sorprendente.


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